Gianfranco Maranto
(Petralia Sottana, 1983)
“Prediligendo come materiali della sua ricerca varie tipologie di nastro adesivo e carta, indagandone le proprietà visive e materiche, l’artista siciliano riflette sul concetto di struttura, architettonica e luminosa. Nelle sue opere la sintesi geometrica incontra la precisione e la pulizia del segno, in una costante riflessione sul tempo del fare pittorico e sul dialogo che scaturisce tra l’opera e l’ambiente con il quale essa si relaziona.” (Tabea Badami)
L'ambito della grafica d'arte e quindi il luogo della stamperia sembrano mettere a proprio agio Gianfranco Maranto che, sperimentando con molta naturalezza, approda a soluzioni grafiche particolarmente appropriate, laddove il mezzo dell'impressione calcografica rispetta, se non addirittura valorizza, le proprietà tattili dei materiali che è solito utilizzare. La tecnica della collografia, quindi una tecnica additiva e non di incisione propriamente detta, permette all'artista di pensare alla matrice come ad un bassorilievo il cui “disegno” rigoroso regala in stampa sofisticate superfici monocrome. Ma è sempre la luce a rivestire un ruolo fondamentale nelle opere di Maranto, che sia la luce riflessa da inchiostri argentei o quella dell'ambiente, tanto determinante per la fruizione di queste opere, in particolar modo quando la luce radente crea sottili zone d'ombra che esaltano la tridimensionalità delle superifici più impalpabili.
Mostre Selezionate Spina / Giovanni De Cataldo e Gianfranco Maranto (Palazzo Ziino, Palermo, 2019); La ripetizione è una forma di cambiamento (Haus der Kunst, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo, 2019); Piazza Marina (ArtVerona / i9 spazi indipendenti, Verona, 2018); Level (L'Ascensore, Palermo, 2018); Tutto porto / Lo spazio cristallino del tungsteno (Palazzo Briuccia, Palermo, 2018); Il ruggito della velocita (Reale Albergo delle Povere, Palermo, 2017); Attraverso i punti (Palazzo Ziino, Palermo, 2016 - 2017); Rilevamenti#1 (CAMUSAC, Cassino, 2016); La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo ma lui non lo sa e vola lo stesso (Fondazione per l'Arte, Roma, 2016); Sosta (Rizzuto Gallery, Palermo, 2016); Pre-visioni II (Fondazione Puglisi Cosentino, Catania, 2016); Museo delle palme (Orto botanico di Palermo, Palermo, 2015); Pianeta x (Museo Riso, Palermo, 2015); Xenia (Palazzo Flangini, Venezia, 2014); El vento fugge (L'A project, Palermo, 2013); Aziza (ZAC, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo, 2013).
Gianfranco Maranto
(Petralia Sottana, 1983)
“Prediligendo come materiali della sua ricerca varie tipologie di nastro adesivo e carta, indagandone le proprietà visive e materiche, l’artista siciliano riflette sul concetto di struttura, architettonica e luminosa. Nelle sue opere la sintesi geometrica incontra la precisione e la pulizia del segno, in una costante riflessione sul tempo del fare pittorico e sul dialogo che scaturisce tra l’opera e l’ambiente con il quale essa si relaziona.” (Tabea Badami)
L'ambito della grafica d'arte e quindi il luogo della stamperia sembrano mettere a proprio agio Gianfranco Maranto che, sperimentando con molta naturalezza, approda a soluzioni grafiche particolarmente appropriate, laddove il mezzo dell'impressione calcografica rispetta, se non addirittura valorizza, le proprietà tattili dei materiali che è solito utilizzare. La tecnica della collografia, quindi una tecnica additiva e non di incisione propriamente detta, permette all'artista di pensare alla matrice come ad un bassorilievo il cui “disegno” rigoroso regala in stampa sofisticate superfici monocrome. Ma è sempre la luce a rivestire un ruolo fondamentale nelle opere di Maranto, che sia la luce riflessa da inchiostri argentei o quella dell'ambiente, tanto determinante per la fruizione di queste opere, in particolar modo quando la luce radente crea sottili zone d'ombra che esaltano la tridimensionalità delle superifici più impalpabili.
Mostre Selezionate Spina / Giovanni De Cataldo e Gianfranco Maranto (Palazzo Ziino, Palermo, 2019); La ripetizione è una forma di cambiamento (Haus der Kunst, Cantieri Culturali della Zisa, Palermo, 2019); Piazza Marina (ArtVerona / i9 spazi indipendenti, Verona, 2018); Level (L'Ascensore, Palermo, 2018); Tutto porto / Lo spazio cristallino del tungsteno (Palazzo Briuccia, Palermo, 2018); Il ruggito della velocita (Reale Albergo delle Povere, Palermo, 2017); Attraverso i punti (Palazzo Ziino, Palermo, 2016 - 2017); Rilevamenti#1 (CAMUSAC, Cassino, 2016); La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo ma lui non lo sa e vola lo stesso (Fondazione per l'Arte, Roma, 2016); Sosta (Rizzuto Gallery, Palermo, 2016); Pre-visioni II (Fondazione Puglisi Cosentino, Catania, 2016); Museo delle palme (Orto botanico di Palermo, Palermo, 2015); Pianeta x (Museo Riso, Palermo, 2015); Xenia (Palazzo Flangini, Venezia, 2014); El vento fugge (L'A project, Palermo, 2013); Aziza (ZAC, Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo, 2013).
Palazzo Speciale Raffadali
Piazzetta Pietro Speciale
Palermo, Italia
granatadaniela.n@gmail.com
+39 348 927 3762
IG
© Stamperia Nancy Granata, 2020
Tutti i diritti riservati
Fotografie © Adriano La Licata, Giusy Lo Grasso
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