Michele Tiberio
(Palermo, 1987)
Studia fotografia e design in Italia e termina i suoi studi al Royal College of Art e all’Imperial College of London. Inizia la sua carriera come designer e ingegnere prima di dedicarsi alla scultura e alle installazioni. Attualmente vive e lavora a Palermo. Michele Tiberio sperimenta la scultura e le installazioni concentrandosi sul processo e sul risultato inaspettato. Nei suoi lavori la necessità del controllo viene forzatamente messa da parte per lasciare spazio invece alle possibilità del casuale e dell’incontrollato, un processo che investe l’artista, lo spettatore ma soprattutto i materiali di volta in volta utilizzati, dei quali Tiberio indaga le molteplici possibilità di assestamento e coesistenza.
Tiberio collabora per la prima volta con la stamperia in occasione di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo 2019, nell'ambito della quale Spazio Speciale, di cui fa parte l'artista, promuove una vendita a scopo benefico di opere grafiche di produzione dello studio. Nasce “In frantumi ne guardo i pezzi”, una serie di 12 monotipi in cui l'artista sperimenta l'impressione su carta di sostanze quali cemento, ossido di rame e polvere di ottone, valorizzandone i valori tonali negli esemplari più carichi e i valori materici nelle impressioni sostanzialmente a secco.
Mostre Meteorite in Giardino, installazione site specific, a cura di Maria Centonze (Fondazione Merz, Torino, 2019); Re-Humanism, a cura di Daniela Cotimbo (Album Arte, Roma, 2019); Misconception: a way to misunderstand reality, solo show, a cura di Agata Polizzi e Lorenzo Madaro (Manifesta 12 Collateral events, Palermo, 2018); Verge of Collapse, installazione site specific, a cura di Alessandra Arancio (Localedue, Bologna, 2018); MAPS | SPAM, a cura di Alessandra Arancio (Societá Geografica Italiana, Villa Celimontana, Roma, 2018); da Franco: Senza Appuntamento #1, a cura di Niccolò De Napoli e Andrea Polichetti (Franco Candela: barbiere, Roma, 2018); “(...) forse il sussurro nacque prima delle labbra”, solo show, a cura di Agata Polizzi (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2017); Malerbe, a cura di Alessandra Arancio (Atelier Austrian Cultural Institute, Roma, 2017); Vademecum per un dialogo, con Niccolò De Napoli, a cura di Lorenzo Madaro (C.U.M.O., Noto, 2016); Fondamenta Scure, con Anton Burdakov, a cura di Giuseppina Vara (Palazzo Costantino di Napoli, Palermo, 2016); WAX, a cura di Salvatore Davì (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2015); La Giornata del Contemporaneo (Palazzo Costantino, Palermo, 2015); Volubilis, solo show (La Stanza, Roma, 2015).
Premi e residenze Grand Tour en Italie, residenza artistica a cura di Michela Eremita e Susanna Ravelli (San Gimignano, 2019); Re-Humanism, Art Prize, a cura di Daniela Cotimbo (2018); SciArt Summer School, Science and Art Summer school, progetto della Commissione Europea (Ispra, 2016); BridgeArt, residenza artistica a cura di Valeria Valenza e Lori Adragna (Noto, 2016).
Michele Tiberio
(Palermo, 1987)
Studia fotografia e design in Italia e termina i suoi studi al Royal College of Art e all’Imperial College of London. Inizia la sua carriera come designer e ingegnere prima di dedicarsi alla scultura e alle installazioni. Attualmente vive e lavora a Palermo. Michele Tiberio sperimenta la scultura e le installazioni concentrandosi sul processo e sul risultato inaspettato. Nei suoi lavori la necessità del controllo viene forzatamente messa da parte per lasciare spazio invece alle possibilità del casuale e dell’incontrollato, un processo che investe l’artista, lo spettatore ma soprattutto i materiali di volta in volta utilizzati, dei quali Tiberio indaga le molteplici possibilità di assestamento e coesistenza.
Tiberio collabora per la prima volta con la stamperia in occasione di BAM - Biennale Arcipelago Mediterraneo 2019, nell'ambito della quale Spazio Speciale, di cui fa parte l'artista, promuove una vendita a scopo benefico di opere grafiche di produzione dello studio. Nasce “In frantumi ne guardo i pezzi”, una serie di 12 monotipi in cui l'artista sperimenta l'impressione su carta di sostanze quali cemento, ossido di rame e polvere di ottone, valorizzandone i valori tonali negli esemplari più carichi e i valori materici nelle impressioni sostanzialmente a secco.
Mostre Meteorite in Giardino, installazione site specific, a cura di Maria Centonze (Fondazione Merz, Torino, 2019); Re-Humanism, a cura di Daniela Cotimbo (Album Arte, Roma, 2019); Misconception: a way to misunderstand reality, solo show, a cura di Agata Polizzi e Lorenzo Madaro (Manifesta 12 Collateral events, Palermo, 2018); Verge of Collapse, installazione site specific, a cura di Alessandra Arancio (Localedue, Bologna, 2018); MAPS | SPAM, a cura di Alessandra Arancio (Societá Geografica Italiana, Villa Celimontana, Roma, 2018); da Franco: Senza Appuntamento #1, a cura di Niccolò De Napoli e Andrea Polichetti (Franco Candela: barbiere, Roma, 2018); “(...) forse il sussurro nacque prima delle labbra”, solo show, a cura di Agata Polizzi (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2017); Malerbe, a cura di Alessandra Arancio (Atelier Austrian Cultural Institute, Roma, 2017); Vademecum per un dialogo, con Niccolò De Napoli, a cura di Lorenzo Madaro (C.U.M.O., Noto, 2016); Fondamenta Scure, con Anton Burdakov, a cura di Giuseppina Vara (Palazzo Costantino di Napoli, Palermo, 2016); WAX, a cura di Salvatore Davì (Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2015); La Giornata del Contemporaneo (Palazzo Costantino, Palermo, 2015); Volubilis, solo show (La Stanza, Roma, 2015).
Premi e residenze Grand Tour en Italie, residenza artistica a cura di Michela Eremita e Susanna Ravelli (San Gimignano, 2019); Re-Humanism, Art Prize, a cura di Daniela Cotimbo (2018); SciArt Summer School, Science and Art Summer school, progetto della Commissione Europea (Ispra, 2016); BridgeArt, residenza artistica a cura di Valeria Valenza e Lori Adragna (Noto, 2016).
